Prosecco: poesia e maestria in un unico calice di vino dal colore puro e dal gusto inimitabile.
E sostenibile.
La storia
Il Consorzio nasce nel 1962 da un gruppo di 11 produttori, in rappresentanza delle grandi case spumantistiche e delle principali cooperative di viticoltori, costituendo il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco e proponendo un disciplinare di produzione per proteggere la qualità e l’immagine del proprio vino.
Nel 2009, con la riorganizzazione delle denominazioni Prosecco, il Ministero dell’Agricoltura la classifica come Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) massimo livello qualitativo italiano.
Tramite le sue strutture tecniche e la collaborazione con gli Istituti di ricerca, svolge un importante lavoro per migliorare la lavorazione in vigneto e in cantina, fornendo servizi di assistenza e formazione. Oltre a promuovere poi la corretta conoscenza del territorio e del suo vino simbolo, il Consorzio è anche incaricato dell’attività di vigilanza sotto il controllo e in collaborazione dell’Istituto per la prevenzione e pressione delle frodi alimentari. Allo scopo di rafforzare e coordinare l’attività di Tutela ha fondato nel 2014 insieme agli altri Consorzi del Prosecco un’apposita società chiamata “Sistema Prosecco” per coordinare in Italia e nel Mondo la protezione delle Denominazioni.
Il territorio
L’area di Conegliano Valdobbiadene si estende su un territorio collinare situato a 50 km da Venezia e circa 100 dalle Dolomiti, in un’area di circa 8700 ettari, compresa tra 15 comuni in
provincia di Treviso, in Veneto. La viticoltura qui ha origini antichissime ma la prima citazione scritta che lega il Prosecco a questo territorio risale al 1772. Sin dall’introduzione della DOC, nel 1969, l’area storica di produzione è rimasta circoscritta a 15 comuni. Due di questi le danno il nome: Conegliano e Valdobbiadene, l’una la capitale culturale e l’altra cuore produttivo.
Un microclima unico: La posizione tra il mare e le Prealpi assicura un clima temperato con una media annua di 12.3° C ed una costante ventilazione, che permette alle uve di asciugarsi rapidamente dopo le piogge. Le colline si estendono poi da est a ovest, quindi hanno un versante esposto a sud, dove i vigneti godono della migliore esposizione solare, e un versante a nord, solitamente occupato da boschi. L’altitudine varia da 100 a 500 m e garantisce l’escursione termica facendo sì che si sviluppino gli aromi. Il vitigno Glera ha trovato su queste colline il suo ambiente ideale da più di tre secoli.
Nel 2008 è inoltre stato avviato il progetto per il riconoscimento delle colline di Conegliano Valdobbiadene a Patrimonio Unesco, a rappresentazione di un vero e proprio paesaggio culturale dove l’opera dei viticoltori ha contribuito a creare uno scenario unico, culminato con il riconoscimento del titolo nel 2019.
Caratteristiche
Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è uno spumante italiano dalla vitale eleganza e dai profumi fruttati e floreali, e si distingue nelle seguenti tipologie:
• Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è uno spumante DOCG prodotto esclusivamente nelle colline di Conegliano Valdobbiadene, a partire dal vitigno Glera, prodotto nei 15 comuni della Denominazione
• Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Rive: Il termine “Rive” indica, nella parlata locale, le pendici delle colline scoscese che caratterizzano il territorio. Questa tipologia mette in luce le diverse espressioni del Conegliano Valdobbiadene, è ottenuta dai vigneti più ripidi e vocati con uve provenienti da un unico Comune o frazione di esso, per esaltare le caratteristiche che il territorio conferisce al vino. Nella denominazione sono presenti 43 rive, ed ognuna esprime una diversa peculiarità di suolo, esposizione e microclima.
• Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG: Vertice qualitativo della denominazione, il Cartizze proviene da una sottozona disciplinata fin dal 1969 di soli 107 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. Una perfetta combinazione tra microclima e terreni antichi. L’approccio olfattivo è caratterizzato da una complessità di profumi, che richiamano mela e pera, agrumi, l’intensità della pesca e dell’albicocca, toccando sentori di rosa, con note di mandorla nel retrogusto. Il sapore è armonico ed elegante, di grande morbidezza e freschezza, sostenuto da un perlage leggero e fine.
• Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG sui lieviti: È il nome del tradizionale Prosecco a rifermentazione in bottiglia, anche chiamato nella parlata locale “col fondo” o “sur lie”, la prima versione con le bollicine nata tra queste colline. I lieviti che danno il nome alla tipologia sono quelli ricaduti sul fondo della bottiglia, dove avviene la rifermentazione, secondo l’antico metodo di spumantizzazione oggi molto ricercato dai consumatori.
Per maggiori informazioni consultare i canali ufficiali del consorzio.